Conto Termico Stufa a Pellet

CONTO TERMICO 2020. COS’E’ E CALCOLO IMPORTO

L’arrivo dell’autunno e dell’inverno raffredda le giornate ed accorcia le ore di sole. Durante il giorno si può ancora godere della freschezza nell’aria ma di sera e notte invece il freddo si fa sentire.

E’ in questo periodo che molte persone iniziano a pensare al proprio caminetto acceso, alla propria stufa o cuna a legna per riscaldare le stanze della propria casa.

Molti elettrodomestici hanno però il problema di consumare molto. Soprattutto se sono un po' datati questi apparecchi vanno ad incidere anche in modo importante sulla bolletta.

Per questo Mazan.it vuole spiegarvi cos’è il Conto termico stufa pellet e come riuscire a risparmiare grazie ad esso.

L’acquisto di una stufa a pellet può costare molto, dato che al costo dell’oggetto si aggiunge anche il costo dell’installazione della propria casa. Ci sono però anche alternative più costose, come le stufe a GPL e quelle a Metano.

A ciò si aggiunge poi anche quella che viene denominata Impronta Ecologica. Infatti, le vecchie stufe a gas inquinano molto rispetto alle ultime versioni di questo elettrodomestico. Giustamente il miglioramento nella costruzione e nei materiali è servito a qualcosa.

Vi parliamo adesso del Conto Termico. Si tratta di un incentivo per rendere le case degli italiani più “ecologiche”. Come funziona questo incentivo? Semplice: tramite un rimborso sulla nuova stufa a pellet acquistata, se si proviene però da un elettrodomestico poco efficiente, come appunto le stufe a Metano e GPL.

Infatti, il miglioramento delle prestazioni energetiche devono essere certificate da un perito o da un tecnico abilitato.

Con il conto termico chi acquista una stufa potrà venire rimborsato in poco tempo fino al 65% del costo dell’apparecchio. Il bonifico potrà essere erogato in un’unica soluzione o in due tempi diversi per gli importi più elevati.

Rientrare nei fortunati che possono godere di questo incentivo non è però semplice. Ci sono infatti alcuni requisiti da soddisfare.

Continua a leggere per scoprire i requisiti e come calcolare il rimborso

Requisiti

Il primo requisito è l’acquisto di una caldaia o stufa a pellet o biomassa (anche una pompa di calore va bene) con la quale si va a SOSTITUIRE un vecchio apparecchio, sempre a biomassa o a gasolio, olio combustibile o carbone.

Altro requisito è che il nuovo impano che andrete ad installare può avere una potenza superiore rispetto a quello precedente, ma non oltre al 10%.

Se avete invece scelto un apparecchio che non rientra in questo vincolo, potete comunque richiedere il rimborso del conto termico per stufe a pellet, a patto che un tecnico professionista certifichi il maggior fabbisogno della vostra abitazione.

Calcolo del rimborso

Il rimborso potrà essere di un ammontare fino al 65% della spesa. Il bonifico sarà ricevuto direttamente sul conto corrente della persona che ha acquistato la stufo caldaia a a pellet entro 90 giorni dal montaggio.

L’importo verrà rilasciato in un’unica volta se la cifra è inferiore a 5000€, mentre si passerà a due distinte rate per importi superiori.

Il rimborso dipende poi anche dalla fascia climatica in cui abitate. Infatti nel sud Italia, dove il fabbisogno stimato delle abitazioni è minore rispetto alle alpi nel nord di Lombardia e Veneto, il rimborso sarà minore.

Al fine di questo calcolo, l’Italia è stata divisa in 6 zone climatiche differenti:

Oltre a questo, bisogna tenere in conto anche le caratteristiche (la tipologia dello scarico o la tecnologia del riscaldamento) della stufa. Ogni azienda dovrebbe avere una propria tabella in cui vengono illustrate le caratteristiche al fine del calcolo del conto termico. Vi riportiamo qui sotto il documento “stufe a pellet conto termico Cadel”, che potete trovare nel nostro e-commerce.